Non aveva rubato un’auto per poi darle fuoco. La Corte d’Appello di Catanzaro assolve dall’accusa un acrese
La Corte d’Appello di Catanzaro ha assolto l’acrese E.A. dall’accusa di aver rubato un’auto e averle dato fuoco.
Il Tribunale di Cosenza aveva ritenuto che l’imputato si fosse impossessato di un’autovettura di proprietà di C.M., dandole successivamente fuoco, in concorso con altri. Veniva altresì processato per l’ulteriore reato di minacce di morte nei confronti di M.A.
L’imputato, assistito dagli avvocati Rosa Servino e Angela Cirino, al termine di un lungo dibattimento in primo grado, nel corso del quale i difensori avevano evidenziato l’assenza di prove dirette e le incongruenze dei testi escussi, era stato condannato dal Tribunale di Cosenza alla reclusione di anni 3 e 1.200 euro di multa.
La Corte di Appello di Catanzaro, accogliendo i motivi di appello degli avvocati difensori, ha assolto l’imputato con formula piena per non aver commesso il fatto. Motivazione tra 90 giorni.