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NON E’ UNA FAVOLA E’ LA REALTA’

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NON E’ UNA FAVOLA E’ LA REALTA’
Di Coordinamento Partito Democratico Acri

E’ doveroso da parte del Partito Democratico, Circolo di Acri esprimere pieno sostegno all’Amministrazione Capalbo, per tutto ciò che ha compiuto in soli 17 mesi di governo. Tanti gli obiettivi del programma elettorale già raggiunti, a titolo brevemente riassuntivo, ricordiamo : adesione al Mab; installazione risonanza magnetica, dopo oltre sette anni di attesa; riattivazione attività di chirurgia; apertura ambulatorio oncologico; riduzione spesa corrente (es. trasporto, sia pur costituendo una scelta difficile); inaugurazione ascensore (simbolo delle opere incompiute ad Acri); completamento della galleria sulla SS 660 con affidamento lavori di illuminazione, da parte della Provincia, alla Ditta aggiudicataria; finanziamenti ottenuti per circa 7 milioni di euro destinati all’adeguamento sismico di scuole ed altre strutture comunali. Molti sono ancora quelli da realizzare ma è evidente che riuscire in soli 17 mesi di governo ad ottenere già così tanti risultati significa che dietro c’è un ottimo lavoro che l’intera amministrazione sta portando avanti. Un lavoro di sinergia tra Sindaco, assessori e consiglieri che porterà proprio perché si caratterizza per essere un lavoro di collaborazione ed impegno serio e professionale, al raggiungimento di tanti e tanti altri risultati importanti nell’interesse di questa città che sta particolarmente a cuore a questi amministratori. L’Amministrazione Capalbo è nata sotto un vento di cambiamento ed è proprio questo cambiamento, tanto auspicato ma estremamente scomodo da compiere e da accettare, il principale obiettivo di questa amministrazione.
Cambiare vuol dire avere il coraggio di sradicare certe logiche che per tanti, troppi anni sono state alla base dell’agire amministrativo in questo paese. Cambiare significa premiare la competenza e non l’appartenenza politica. Cambiare significa avere come criterio guida dell’agire amministrativo la legalità non solo conclamata ma osservata e rispettata nell’agire quotidiano. Ogni incarico, ogni ruolo, ogni nomina ha rigorosamente osservato i dettami normativi. E’ stata basata e sarà basata esclusivamente sul criterio della meritocrazia e delle specifiche competenze dei professionisti incaricati. Cambiare significa anche avere il coraggio di prendere decisioni, come nel caso dell’Alberghiero che, denotano solo l’impegno di questa amministrazione a trovare soluzioni concrete ai vari problemi, nonostante strumentalmente qualcuno abbia avuto interesse a soffiare sul vento della polemica. Soluzioni, adottate di concerto con la provincia, che conciliando gli interessi di tutte le parti in gioco hanno consentito, in modo saggio e maturo, di salvaguardare gli Uffici del GdP e dell’Inps, e al tempo stesso venire incontro alla richiesta della scuola. Cambiare significa anche avere il coraggio di prendersi impegni che si possono realmente mantenere come nel caso dell’Avis. Nessuno nega l’importante funzione svolta sul territorio da questa Associazione e proprio per questo l’amministrazione si è assunta, perché consapevole di poterlo mantenere, l’impegno di confermare la disponibilità della sede in cui sono allocati, sostenendo anche presso la provincia che ne ha la competenza, il loro trasferimento presso i locali in cui era allocata la croce rossa che, ad oggi sono nella disponibilità del liceo classico.
Cambiare significa avere il coraggio di mettersi in gioco ogni giorno, di dire no a vecchie logiche figlie di una cultura che non ci appartiene. E che invece sembra appartenere all’ormai sparuto gruppo dirigenziale di Sinistra Italiana che con il suo ultimo comunicato ha dimostrato di avere gli occhi bendati. Di interessarsi non di quelli che sono i problemi seri di questo paese ma solo di certe scelte gestionali non condivise, a loro dire con i partiti. Il PEG piuttosto che il conferimento incarichi a questo o quel professionista. E non una parola invece sulla situazione dei dipendenti LSU /LPU, 73 nel nostro Comune che dopo 20 anni di sacrifici e duro lavoro rischiano di ritornare indietro, vedendosi annullare tutto il percorso sinora fatto. Solo oggi infatti, dopo ore di trepida attesa e totale incertezza, si apprende che in seno alla Commissione lavoro del Senato è stata confermata la copertura finanziaria per una proroga dei contratti sino al 31 ottobre 2019. Ma con l’impegno di utilizzare il tempo della proroga concesso per completare i percorsi di stabilizzazione, che sono indifferibili perché ne va della tenuta sociale della Calabria in generale e di Acri in particolare. Non una parola su temi importanti che dovrebbero essere attenzionati ai cittadini come il risanamento del debito, la lotta agli sprechi, il piano strutturale comunale, il randagismo, la sicurezza nelle scuole, e non da ultimo il lavoro. Preferiscono restare con gli occhi chiusi, incuranti di ciò che accade come se il tempo si fosse fermato agli anni passati, in forza di un unico filo conduttore che accomuna la politica con la p minuscola con la sinistra presunta tale, clientelare e salottiera. L’impressione, a parere del Pd, è che ormai ai dirigenti di sinistra italiana manchi del tutto la capacità politica di comprendere che ad Acri il vento è cambiato, ma non nella direzione da loro auspicata perché per noi, finita la campagna elettorale, non ci sono vinti e vincitori ma solo cittadini da amministrare. Sono come gli ultimi giapponesi, preferiscono combattere per una stagione politica oramai passata e definitivamente chiusa, quella della sinistra che fa la destra, mutando non gli aspetti più nobili ma quelli più beceri e clientelari. Aspetti di una politica che noi rifuggiamo, privilegiando invece la politica con la P maiuscola che mette al centro gli interessi di tutti e non del singolo. A loro lasciamo le polemiche…a noi l’onere e la responsabilità di guidare questo bellissimo paese verso la rinascita.


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