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Platea: Christopher Plummer

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Christopher Plummer era nato a Toronto nel 1929, suo nonno materno, John Abbott, era stato primo Ministro Canadese.

Da giovanissimo, dopo essersi trasferito a Montreal con la madre che aveva divorziato, asseconda la sua passione per la musica studiando pianoforte che poi lascerà per dedicarsi alla recitazione, per la quale era naturalmente portato.

Presto comincia a calcare palcoscenici teatrali ottenendo grandi apprezzamenti e interpretando molti testi Shakespeariani, che lo porteranno presto a Broadway. Mentre andava e veniva da New York a Londra per i suoi impegni teatrali, conosce Elia Kazan che lo introduce al musical in quel “Cyrano” che gli valse il Tony Award – l’Oscar per il teatro-.

Poi è arrivata la definitiva consacrazione mondiale con il ruolo del burbero Capitano vedovo Von Trapp nel musical cinematografico più amato e conosciuto: “Tutti insieme appassionatamente”. Nonostante il successo che gli aveva procurato, Plummer ha dischiarato di non aver particolarmente amato quel ruolo perché lo riteneva troppo “sdolcinato”.

Alto, Slanciato, fisicamente prestante, sguardo magnetico Christopher Plummer è riuscito ad incarnare numerosi e svariati personaggi anche di diverso spessore fra loro, debuttando al cinema in “Fascino del palcoscenico” nel 1958, diretto da Sydney Lumet, in cui ha recitato accanto a Henry Fonda e Susan Strasberg. Ha dato colore e affermazione a personaggi non protagonisti in film di successo diretto da registi importanti: Blake Edwards, John Houston, Oliver Stone, Spike Lee.

Anche se ha sempre preferito il teatro al cinema perché amava il contatto diretto col pubblico che -a suo dire- lo rigenerava, la sua carriera cinematografica lo ha portato a recitare accanto a numerosi divi di Hollywood. Nel 2009 interpreta il ruolo del filosofo Russo Lev Tolstoj in “The last station” che gli vale la candidatura all’Oscar come miglior attore non protagonista. Oscar che giunge 3 anni dopo a coronare una lunga e prestigiosa carriera per l’interpretazione – da attore non protagonista- di Hal nella storia vera narrata nel film “Beginners” diretto da Mike Mills; ciò fece di Plummer l’attore più anziano ad aver mai ricevuto la statuetta, aveva 82 anni.

Nel 2017, dopo che Kevin Spacey fu investito dallo scandalo che lo vedeva accusato da più persone di molestie sessuali, Plummer prese il suo posto nel film “Tutti i soldi del mondo” di Ridley Scott nel quale vengono narrate le vicende della famiglia miliardaria di John Paul Getty.

Il suo ultimo film, girato lo scorso anno quando aveva 90 anni, è stato “Era mio figlio” in cui è il padre di William Pitsenbarger, paracadutista morto eroicamente in Vietnam salvando decine di uomini e per il quale si è battuto per l’assegnazione postuma della “Medal of Honor”.

Plummer è stato anche doppiatore, facendo per lo più la voce narrante in numerosi film, ma prestando anche la voce ad alcuni personaggi, quasi tutti di animazione.

Oltre all’Oscar ha vinto 2 Tony Award, 2 Emmy Award, 1 Golden Globe e 1 Bafta. In Italia è stato doppiato da voci importanti come Pino Locchi, Nando Gazzolo, Peppino Rinaldi, Luciano De Ambrosis fino all’ultimo Bruno Alessandro.

Christopher Plummer è morto nella sua abitazione in Connecticut all’età di 91 anni; la sua terza moglie, Elaine Taylor, con la quale aveva festeggiato lo scorso anno le nozze d’oro, ha dichiarato che ha battuto la testa in seguito ad una caduta.

Werner Altomare


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