Platea – Concerto di Capodanno insolito al Teatro Rendano di Cosenza: atmosfere “DISCO” con l’Orchestra Sinfonica Brutia.
Il Teatro di tradizione Alfonso Rendano di Cosenza ha ospitato il tradizionale concerto di capodanno che per la verità ha avuto poco di tradizionale, quest’anno. Almeno per quel che concerne la selezione dei brani portati in scena dalla Orchestra Sinfonica Brutia di Cosenza, diretta dal Maestro Francesco Perri, unica orchestra in Calabria ad aver ottenuto il riconoscimento I.C.O., vale a dire Istituzione Concertistico-Orchestrale, concesso a quelle orchestre che hanno la missione di promuovere, facilitare e coordinare le attività musicali ed estendere la loro funzione alla diffusione della musica classica e del nuovo repertorio contemporaneo. Come lui stesso ci ha spiegato. Piuttosto inusuale, come dicevamo, la scelta dei brani eseguiti per l’occasione, evocata, però, già dal titolo dello spettacolo: DISCO, che non è inteso (solo) come “discoteca”, ma anche e soprattutto come “vinile”. Il pubblico, numeroso e partecipe, che ha mandato tutto esaurito il teatro nei due spettacoli: quello pomeridiano e quello serale, si è ritrovato catapultato indietro negli anni 70 e 80.
L’idea è venuta al Maestro Perri ed è stata subito condivisa della direttrice di produzione dell’Orchestra, Annarita Callari, la quale ha appoggiato il progetto che, a ben pensarci, si colloca perfettamente anche nell’ambito delle celebrazioni dei 100 anni della radio. La voce è quella calda e inconfondibile di Mario Tursi Prato che al buio di un palchetto, illuminato dalla sola scritta “On Air”, nei panni, vestiti a pennello, di un dj di quegli anni, ha condotto il concerto come fosse una trasmissione radiofonica.
Sul palcoscenico quaranta Maestri dell’Orchestra, affiancati da una band pop di 5 elementi con basso, batteria, tastiere e chitarre elettriche e con le voci potenti di 5 cantanti cosentini: Alessandro Chiappetta, Alessandra Chiarelli, Francesca Olia, Ida Scarnato, Federica Siciliani in una commistione felice, accompagnata dalle coreografie del corpo di ballo del Centro Danza Ilaria Dima ed esaltata dagli arrangiamenti del Maestro Giuseppe Santelli.
Nel repertorio i cantautori italiani: Lucio Battisti, Sergio Endrigo, Gino Paoli. E poi pietre miliari della musica internazionale di quel tempo, che il tempo lo hanno attraversato e sono diventati “senza tempo”: Let it be, Easy like a sunday morning, Africa, Your song. Brani ancora “presenti” che hanno fatto rivivere vecchie emozioni alle persone adulte e che hanno fatto conoscere ai più giovani non solo un periodo musicale di grandi innovazioni che ha indirizzato le produzioni degli anni a seguire, ma anche uno stile di vita, un mood.
I protagonisti di quell’era musicale, Gloria Gaynor, Bee Gees, Stevie Wonder, Donna Summer, Chic, Michael Jackson con alcune delle loro canzoni iconiche e poi in chiusura, l’orchestra muta pelle, indossa un cappello di paillettes, le luci si accendono e si colorano, la musica cambia. Il pubblico non riesce a trattenersi, comincia a ballare sulle note irresistibili di Good times, Boogie wonderland, Disco Inferno, Hot stuff, You should be dancing, in un medley al cui arrangiamento ha lavorato anche il Maestro Alessio Iorio. Nell’apoteosi del finale urla di approvazione e applausi.
Werner Altomare