Presentato ad Assaporagionando il libro “Chi tiempu fa?”di Giuseppe Abbruzzo. Sala gremita per un testo che suscita grande interesse
Caffè letterario pieno per la presentazione del libro “Chi tiempu fa?”, di Giuseppe Abbruzzo.
L’iniziativa è stata promossa dal Rotary Club di Acri e dalla Fondazione Vincenzo Padula, nell’ambito della XXIII edizione di Assaporagionando.
La serata ha preso il via con i saluti di Carlo Franzisi, presidente di Assaporagionando; Natale Zanfini, presidente del Rotary Club di Acri; e Antonietta Meringola, della casa editrice Apollo.
A seguire gli interventi di Giuseppe Cristofaro, presidente della Fondazione Vincenzo Padula, che si è soffermato sull’importanza del lavoro di ricerca e sulle pubblicazioni di Giuseppe Abbruzzo, che è anche componente del consiglio di amministrazione dell’ente dedicato al grande scrittore acrese.
Mario Bonacci, assessore comunale alla Cultura, ha sottolineato l’importanza di fare rete tra enti pubblici e mondo dell’associazionismo e sul valore di simili pubblicazioni, “che hanno il pregio di valorizzare le tradizioni locali, preservandole”.
Raffaele Cirino, del Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università della Calabria, ha messo in rilievo il valore scientifico di pratiche popolari che si richiamano alla meteorologia.
Abbruzzo, dialogando con Piero Cirino, direttore di Acrinews.it, ha innanzitutto voluto ricordare che “il libro nasce per non disperdere una tradizione trasmessa oralmente”. Il testo è il risultato di una “lunga ricerca su pratiche e credenze popolari che non riguardano solo Acri e gli acresi, ma anche tanti Comuni a noi vicini”.
Il libro restituisce uno spaccato parascientifico del passato, quando ci si doveva necessariamente affidare all’osservazione dei fenomeni naturali per regolare il ciclo delle colture, ma anche un repertorio letterario popolare trasmesso da nonni e genitori.
Tante le curiosità e gli aneddoti raccontati da Giuseppe Abbruzzo nel corso della serata, con un pubblico che ha seguito con grande interesse.
In un tempo in cui i genitori sono assai poco propensi a tramandare il valore delle tradizioni locali, è un volume che dovrebbe trovare posto in ogni libreria degli acresi.
