Opinione

Pronto il defibrillatore a Serricella e Turano pensa già alla Regione

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Il primo novembre, a meno di impedimenti dell’ultima ora, verrà installato a Serricella un defibrillatore automatico, collocato su una colonnina, appositamente messa in opera dall’amministrazione comunale. Il defibrillatore è una donazione dell’associazione “Giuseppe nel cuore”, intitolata al compianto Giuseppe Reale, ragazzo stroncato da un infarto nel 2014. L’associazione, da anni promuove iniziative di beneficienza per raccogliere fondi poi utilizzati per comprare defibrillatori che vengono donati sul territorio. Il tutto con lo scopo di sensibilizzare la popolazione alla prevenzione di eventi cardiovascolari. Il defibrillatore di Là Mucone, per il quale sono state già formate delle persone in grado di utilizzarlo, va a “presidiare” una zona periferia piuttosto vasta, non proprio in prossimità del centro, nella quale l’unica postazione sanitaria presente è la guardia medica di San Martino, operativa in notturno nei feriali ed H24 sabato e domenica. Un arresto cardiaco può colpire tutti indipendentemente dallo stato di salute e, talvolta, intervenire tempestivamente con un apposito strumento, salva la vita. L’iniziativa di dotare Là Mucone di un dispositivo salva vita, parte da Emilio Turano, consigliere comunale di opposizione eletto nel 2017 con una lista che appoggiava il candidato a sindaco Maurizio Feraudo. Turano protocolla una richiesta circa un anno fa, la quale viene accolta dall’allora assessore alla sanità, Emanuele Le Pera, che, tramite “Giuseppe nel cuore”, si impegna a trovare soluzione. Dopo vari solleciti dello stesso Turano, in estate viene realizzata la colonnina ed ora sembra che la faccenda sia in dirittura d’arrivo. Emilio Turano è l’archetipo del consigliere comunale moderno. Conosce bene il territorio, anche perché per lavoro lo gira ogni giorno, onnipresente su facebook dove racconta le vicende amministrative e della zona con articoli e video.
Spesso in rotta di collisione con il sindaco Pino Capalbo, è organico a Italia del Meridione – di cui è coordinatore di zona riva destra Crati – partito territoriale nato nel 2014 per rivendicare i diritti del Sud e promuovere politiche mirate che pongano fine all’Italia a due velocità. Idm, che nella costituente del marzo 2019 ha posto le basi per proiettarsi verso una dimensione nazionale, è stato fondato dal politico calabrese Orlandino Greco e da Giuseppe Ferraro, professore di Filosofia alla Federico II di Napoli. Greco, ex sindaco di Castrolibero ed ex Consigliere regionale con Oliverio presidente, alle elezioni regionali del gennaio scorso non era stato candidato per problematiche giudiziarie, ma, dopo il triste epilogo della reggenza Santelli, sarà presente certamente alla futura competizione per il rinnovo dell’assise calabrese. Al momento, comunica Idm sulla propria pagina facebook, stanno preparando il programma con cui si confronteranno con tutte le forze politiche. I bene informati scommettono che l’alleanza ,alla fine, sarà con il centro destra. Greco, i cui detrattori sottolineano la peculiarità di cambiare spesso idea politica- aveva cominciato con il Fronte della gioventù, Mpa, presidente del consiglio alla Provincia con Oliverio, ancora Oliverio alla regione e poi Udc, centro destra,alle ultime elezioni Regionali – è il referente”fuori Acri” di Emilio Turano. Idm si pone al di fuori degli schieramenti politici tradizionali e quindi è trasversale per identità ai due poli. Se questo da una parte dà libertà di azione, dall’altra può disorientare il potenziale elettorato che, la parabola dei 5 stelle insegna, preferisce, specialmente in Regioni e Comuni, partiti tradizionali, più radicati, strutturati e soprattutto con maggiore potere contrattuale. Luigi Chimento


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