Quello che ti ho promesso, lo manterrò
Migliaia e migliaia di attestati di stima, messaggi, telefonate, parole, ecc., ecc.. Ultimamente eravamo più legati per varie vicissitudini, ma sei stato sempre presente, da quel famoso 1992, dopo la morte di mio padre, come lo chiamavi tu, zio Peppino, anzi come mi chiamavi tu Luca di zio Peppino. Quando mi convocavi per parlarmi la paura era tanta, però nonostante tutto facevi “paura”, ma davi sempre e solo buoni consigli. Insieme a Marcello mi davi sempre i consigli migliori , non sempre li ho recepiti, ma ora li ho capiti. Io la parola la manterrò, stanne certo, quello che ti ho promesso lo farò, tu te ne sei andato in fretta, troppo in fretta, ci hanno separato solo 40 secondi, per scambiare le ultime parole alla chiusura della farmacia: “Ciao, a domani, speriamo bene, forza Inter”. Tutto nella normalità, quella normalità che ti ha sempre contraddistinto, tu che hai dato tanto a questo paese, tu che non avevi rancori, invidie e cattiverie, tu eri per tutti Paolo Siciliano, tu che dietro quel banco dispensavi consigli a tutti, tu che non ti risparmiavi per nessuno. La tua differenza è stata detta nell’omelia da Don Giampiero, “un’anima buona”, vorrei continuare fino all’indomani ma non posso, quello che ti ho promesso lo porterò a termine, con tanta gratitudine, grazie di tutto.
Luce Siciliano