Rapimento minori nel Cosentino, appello dei 5 Stelle a tutta la politica, “collaboriamo perché non si ripetano più episodi del genere, prioritario tutelare i bambini con interventi pedagogici e sociali”
«È inquietante, terribile la vicenda, consumatasi nel Cosentino, del
rapimento di due minori e del pestaggio in loro presenza, da quanto si
apprende, del padre dei ragazzini, un mobiliere, eseguito da altri adulti
allo scopo di ottenere la consegna di arredi ordinati nelle scorse
settimane». Lo affermano, in una nota, i parlamentari M5S Francesco Sapia,
Bianca Laura Granato, Giuseppe d’Ippolito e Paolo Parentela, che
commentano: «L’episodio indica quanto stiano cadendo, anche per la diffusa
carenza di interventi politici in campo pedagogico e sociale, i princìpi
dell’antica cultura calabrese, secondo la quale i bambini sono sacri e
intoccabili. Ancora, l’accaduto evidenzia il dominio sulla coscienza
morale e civile di una violenza cieca, assurda, inammissibile, che, come
avvenuto altre volte, sembra essere la strada privilegiata per la
risoluzione dei problemi tra privati. Simili atteggiamenti sono anche
propri del pensiero, della mentalità della ‘ndrangheta, che è solita
calpestare i diritti e colpire senza scrupoli i più deboli». «Siamo
fermamente convinti – continuano i 5 Stelle – che rispetto a questi casi
di cronaca la politica debba esprimere severa condanna e riprovazione.
Crediamo, in primo luogo, che gli eletti di ogni livello debbano lavorare
con tutte le istituzioni per promuovere, a partire dalle scuole, la
cultura del rispetto, della tolleranza, della legalità e della tutela
assoluta dei minori, che non possono essere abbandonati né, come purtroppo
nella fattispecie sarebbe successo, diventare oggetti di ricatto, merce di
scambio, cambiali». «Su questi temi, essenziali per il futuro, si è speso
molto il Garante regionale per l’Infanzia e l’Adolescenza, Antonio
Marziale, che ha incessantemente richiamato la politica alle proprie
responsabilità. A favore dei minori – concludono i parlamentari del
Movimento 5 Stelle – la politica calabrese deve stringere un patto di
collaborazione permanente, perché non si ripetano storie del genere e
perché si coinvolgano scuole e famiglie nella lotta al disagio sociale e
alla cultura della sopraffazione».
Bianca Laura Granato, Francesco Sapia, Paolo
Parentela, e Giuseppe d’Ippolito