Rilanciato dalla 20th Century il progetto per Il Diavolo nella Città Bianca che segnerebbe la settima collaborazione tra Scorsese e DiCaprio.
di Werner Altomare
Martin Scorsese, regista, sceneggiatore e produttore newyorkese, premio Oscar, origini italiane della provincia di Palermo, con cittadinanza italiana e insignito dell’onorificenza di Cavaliere della Repubblica Italiana e Leonardo DiCaprio attore, produttore losangelino, premio Oscar, ascendenze italiane della provincia di Caserta hanno avuto, nel corso dell’ultimo quarto di secolo, una fitta collaborazione artistica (spesso intrecciata con l’altra star italo-americana Robert De Niro). Scorsese e DiCaprio hanno lavorato insieme sino ad ora in film di grande successo come Gangs of New York del 2002, The Aviator del 2004, The Departed del 2006, Shutter Island del 2010, The Wolf of Wall Street del 2013, fino all’ultimo Killers of the Flower Moon del 2023.
È di queste settimane la notizia che i due potrebbero tornare a collaborare in un nuovo progetto che li vedrebbe protagonisti: un film dal titolo The Devil in the White City (Il Diavolo nella città bianca) storia vera riportata nel libro di Erik Larson pubblicato nel 2003 Devil in the White City: Murder, Magic and Madness at the Fair that changed America. La “città bianca” è la Chicago illuminata per la prima volta in maniera sfavillante in occasione della Esposizione Universale del 1893; il “diavolo” è Henry Howard Holmes il primo assassino seriale nella storia degli Stati Uniti d’America, meglio conosciuto come H.H. Holmes.
A margine del quartiere espositivo, Holmes costruì il suo Castello degli Orrori al quale diede il nome di Fair Hotel che prevedeva negozi al pian terreno ed un gran numero di stanze ai piani superiori. Queste ultime disposte in modo caotico, con corridoi labirintici e scale che non portavano da nessuna parte. Le stanze, tutte insonorizzate, avevano passaggi segreti, spioncini celati nei dipinti, botole che nascondevano scivoli che terminavano in cantina. Alcune stanze erano poi sigillate ermeticamente, nelle quali i malcapitati ospiti venivano uccisi per asfissia. C’era infine un seminterrato in cui trovavano posto pozzi di calce viva e vasche con acido, c’erano finanche apparecchiature per la tortura, tavoli per la dissezione anatomica e un forno crematorio.
Secondo le ricostruzioni in seguito fatte dalla polizia di Chicago, Holmes, approfittando dell’arrivo in città di milioni di persone provenienti da ogni angolo degli Stati Uniti, ha fatto sparire nel suo Murder Castle circa 200 persone, per 27 delle quali è stato portato a processo.
La trasposizione cinematografica di questa storia, annunciata da Scorsese e DiCaprio, ha in realtà una gestazione assai lunga. È iniziata, infatti ai primi degli anni 2000 quando Tom Cruise e Paula Wagner ne acquistarono i diritti poi scaduti e acquisiti dalla Paramount che non ne ha fatto nulla; quindi la Hulu aveva annunciato la realizzazione di una serie Tv, anche questa non concretizzatasi. Nel 2010 la Appian Way Production di Leonardo DiCaprio ha rilevato i diritti, nel 2015 si sono aggregati Martin Scorsese e lo sceneggiatore Billy Ray; ora, con l’arrivo della 20th Century, sembrano tutti intenzionati a condurre finalmente in porto il progetto, con i ruoli di regista, sceneggiatore e protagonista non ancora annunciati, ma irrimediabilmente già definiti.