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Sanità e Psc, si attendono tempi migliori

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La Sanità Calabrese, attende con fiducia il nuovo atto aziendale che il commissario ad acta, nonché presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto illustrerà a breve.
L’atto aziendale è uno strumento importante, in quanto disegna l’organizzazione e le articolazioni di governo dell’azienda sanitaria e i suoi rapporti con gli enti locali, Regionali e le rappresentanze dei cittadini.
Da ricordare che in calabria gli ospedali depotenziati sono tanti e fra questi anche l’ospedale di Acri.
Il P. O. Beato Angelo infatti è stato declassato in ospedale di zona Disagiata attraverso il Decreto Commissariale n. 18/2010 e successivamente con i Decreti Commissariali n. 9/2015, n. 30/2016, n. 64/2016 di riordino della rete ospedaliera, con il DCA n. 117/2017 di approvazione dell’atto aziendale dell’asp di Cosenza e con i Decreti n. 31/2021 e n. 33/2021 di approvazione delle linee guida per l’adozione dell’atto aziendale n. 271/ 2021.
Uno scenario fallimentare di decreti, date e numeri che non ha dato ai calabresi una degna sanità pubblica, come i cittadini meritano.
Nel consiglio dei ministri del 23 maggio 2023 è stato approvato un decreto legge con una norma fondamentale per il futuro della Sanità Calabrese.
La Calabria deve far fronte a un debito sanitario di circa 860 milioni di euro.
È confortante, ed è ciò che auspichiamo tutti i Calabresi, ciò che dichiara il presidente Occhiuto attraverso un comunicato stampa del 24 maggio 2023, nel quale afferma che ci sono buone possibilità di azzerarlo e ricominciare così ad investire per la qualità dei servizi e delle cure.
Auspico anche che la proposta riorganizzativa, a firma del sottoscritto e del Dottore Laino indirizzata al presidente Occhiuto nel 2021 , con l’obiettivo
di inserire il Beato Angelo nella rete ospedaliera per Acuti quale ospedale di base, venga presa in considerazione.
Resto convinto che la migliore soluzione per l’ospedale Acrese sia questa, ma, al netto della retorica politica, l’auspicio è soprattutto che il nuovo atto aziendale riesca a migliorare la qualità dei servizi sanitari offerti ai cittadini, dando loro risposte efficaci e tempestive.
Cosa che il precedente atto aziendale non è riuscito a fare.
Piano strutturale comunale ancora assente.
importante strumento attuativo con cui l’amministrazione comunale dovrebbe pianificare e governare il territorio.
Purtroppo per l’attuale maggioranza resta solo una priorità su carta straccia!
Nonostante Sindaco, consiglieri e assessori, in più occasioni, abbiano manifestato la volontà di riprendere da dove si era iniziato nel lontano 2014.
Grave, molto grave per una città come Acri con un territorio vasto e dispersivo, che paga molti gap territoriali proprio per la mancanza di questo importante documento.
Disegnare una Acri migliore, più bella e ordinata urbanisticamente per il futuro è possibile.
Per farlo, però, occorre che il piano strutturale comunale si realizzi al più presto.
Ma l’Amministrazione è interessata solo ad interventi di spesa a tutti i costi e non alla pianificazione del territorio, con una visione complessiva di un futuro di vero progresso.

Emilio Turano, consigliere comunale di Acri


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