Stop making sense, ritorna al cinema dopo 40 anni in una versione restaurata
La storia comincia nella Los Angeles degli anni ottanta, quella Los Angeles dall’anima artistica con lo sguardo ed il pensiero rivolti al futuro, dove una sera di dicembre del 1983 i Talking Heads, band rock, formatasi sulla east coast, all’apice del successo si esibiscono al Pantages Theater di Hollywood, portando in tournee il loro album Speaking in Tongues. La storia racconta che ad assistere a quel concerto ci sia Jonathan Demme, regista, futuro premio Oscar per Il Silenzio degli Innocenti, che viene folgorato dalla performance del gruppo e propone di far diventare quell’evento un film: il primo film musicale a impiegare la registrazione digitale in presa diretta. Nasce così Stop Making Sense che prende il titolo da un verso della canzone Girlfriend is better contenuta in quell’album.
Definito come “il miglior film concerto che si sia mai visto” dal The Village Voice e “una dose di felicità dall’inizio alla fine” da The New Yorker, Stop Making Sense fu girato nel corso di tre notti, durante le quali Demme e la sua troupe catturarono l’energia e l’eccentricità dello show dal vivo della band Newyorkese. Si comincia con la musica acustica e si sale con il ritmo in un crescendo travolgente. Esperimento che può risultare interessante anche per chi del rock non è proprio un fan sfegatato.
Quella storia continua oggi, a distanza di 40 anni, in una nuova edizione del film, completamente restaurata in 4K con audio Dolby Atmos 7.1, supervisionata da James Mockoski di American Zoetrope (lo stesso che aveva già lavorato alle riedizioni di alcuni film di Francis Ford Coppola come Apocalypse now) e distribuita in Italia grazie alla collaborazione tra Nexo Studios e A24, che include una colonna sonora totalmente rimasterizzata, curata dallo stesso chitarrista e tastierista dei Talking Heads, Jerry Harrison.
La presentazione ufficiale è avvenuta lo scorso anno al Toronto International Film Festival, mentre l’anteprima nel nostro Paese si è tenuta il 19 ottobre scorso durante la Festa del Cinema di Roma. Il progetto include il Stop Making Sense Tour Party che ha avuto il suo debutto italiano il 24 ottobre all’Alcatraz di Milano nell’ambito della rassegna JAZZMI 2024 e che sarà ospitato nei club e nei teatri della penisola, partendo da Mestre dove è stato proiettato domenica 27; le tappe di questa settimana prevedono il Teatro Grande di Brescia il 29 e l’Estragon di Bologna il 30.
Infine, solo per tre giorni: l’11, il 12 e il 13 di novembre, il film arriverà nelle sale italiane con la Immersive Cinema Experience. Il pubblico è invitato a presentarsi indossando abbigliamento ispirato al film e alla musica degli anni Ottanta, per una totale immersione nelle atmosfere di quell’ottobre 1984, quando il film ebbe la sua uscita nelle sale nella versione originale.
Werner Altomare