Platea

Sulla Rai una nuova versione della commedia “Napoli Milionaria!” di Eduardo

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Si narra che Eduardo De Filippo l’abbia scritta di getto, nell’arco di pochi giorni, dopo essersi affacciato alla finestra di casa e vedendo l’effetto dei bombardamenti sulla città di Napoli verso la fine della seconda guerra mondiale. Era il 1945 e quella che viene unanimemente riconosciuta come l’opera teatrale più importante del Maestro, già nel medesimo anno debuttava al Teatro San Carlo per la regia e l’interpretazione dello stesso autore; poi nel 1950 diventava un film di successo, presentato a Cannes, con ancora Eduardo nei panni del protagonista Gennaro Jovine e con Totò per il quale fu creato apposta un personaggio che non era presente nell’opera originale.

Napoli Milionaria! è una commedia dalle risate amare che rispecchia la contemporaneità del periodo in cui fu scritta: le brutture della guerra, la povertà vera, la necessità di sopravvivere alla miseria in cui è piombata l’intera città, la sopraggiunta abbondanza con l’arrivo delle truppe alleate che produce repentina opulenza. In queste situazioni emergono i sentimenti profondi peggiori dell’animo umano e tutto ciò viene vissuto sulla propria pelle da Gennaro Jovine, ex tranviere, il quale si vede costretto, per non finire in galera, a stare steso sul letto fingendo di essere morto, con tanto di veglia funebre, per coprire i traffici illeciti della moglie, la quale si arrangia con la borsa nera.   La coppia ha tre figli: la maggiore si accompagna occasionalmente a soldati americani finché non rimane incinta di uno di loro, suo fratello frequenta un ladro che lo coinvolge nei suoi furti. Gennaro, appena tornato dal carcere disapprova, ma sa in cuor suo che questo è l’unico modo per sopravvivere e poi c’è anche la figlia piccolina che è gravemente ammalata e necessita di medicine che non si trovano nemmeno al mercato nero.

Quello di Napoli Milionaria! è un testo di una straordinaria attualità nel quale ricorrono tragicamente le aberrazioni del conflitto, la bramosia e il potere del denaro con la sua capacità di corrompere le anime: ci racconta cosa accade alle persone durante e dopo ogni tipo di guerra, le macerie non sono i palazzi caduti, ma quelle che si portano dentro gli uomini; le persone cambiano, portano ferite che non si vedono.

Dopo le versioni televisive del 1962 con Eduardo De Filippo, Regina Bianchi e Antonio Casagrande e del 2011 con Massimo Ranieri, Barbara De Rossi e Enzo De Caro, Napoli Milionaria! torna sulla Rai nell’ambito del progetto Collection De Filippo destinato a far giungere a tutti il teatro di Eduardo che negli anni scorsi ha già proposto Natale in Casa Cupiello, Sabato, Domenica e Lunedì e Filumena Marturano; un ulteriore capitolo dell’ambizioso progetto di trasposizione filmica dei capolavori teatrali di De Filippo che impegna il Servizio Pubblico a custodire e rinnovare la memoria culturale del nostro Paese.

La regia di questa nuova edizione è stata affidata a Luca Miniero, mentre i protagonisti sono ancora una volta Massimiliano Gallo e Vanessa Scalera che abbiamo già apprezzato lo scorso anno, nello stesso progetto televisivo, in Filumena Marturano e che poi abbiamo potuto vedere insieme anche nella fiction Imma Tataranni.

Lunedì scorso dunque, su Raiuno abbiamo potuto rivivere i momenti difficili della famiglia Jovine la cui integrità viene messa a dura prova dalla fame e dalla guerra, ma in conclusione emerge anche la speranza di risollevarsi affidata al tempo che lenisce e rimargina ogni ferita, racchiusa tutta in quell’ultima famosa battuta recitata dal protagonista: ha dda passà ‘a nuttata. Un’attesa che riguarda non solo le mura domestiche, ma un intero Paese.

Werner Altomare


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