Tanta gente in piazza a difesa dell’ospedale. Acri alza la voce contro i tagli
La città al capezzale del suo ospedale, in una manifestazione partecipata, quantificabile intorno alle 1500 persone, sotto un sole primaverile che ha riscaldato una giornata dalla temperatura gradevole.
L’ha promossa l’amministrazione comunale, per protestare contro i tagli previsti dalle recenti disposizioni del commissario alla Sanità, Roberto Occhiuto.
Il corteo è partito da Piazza Sprovieri, per poi raggiungere l’ospedale civile “Beato Angelo”, prima di tutte le altre tappe per le vie del centro cittadino.
Tanti giovani con cartelli, bandiere di forze sindacali e diversi sindaci dei Comuni vicini, accanto al collega Pino Capalbo e alla sindaca del consiglio comunale dei ragazzi, Alice Marchese.
C’erano anche consiglieri comunali, consiglieri regionali ed esponenti di partiti, ma soprattutto c’erano tanti cittadini scesi in piazza per difendere il loro presidio sanitario. Molti i commercianti che hanno abbassato la saracinesca per partecipare alla manifestazione, nella convinzione che “qualcosa dobbiamo fare”.
Il sindaco Pino Capalbo ha parlato di “atti che penalizzano il nostro ospedale e il nostro territorio”. Il primo cittadino ha puntato il dito “contro il taglio dei posti letto, la mancata apertura dell’ambulatorio di Oncologia e la mancata attivazione dei tre posti Obi”. Ha altresì ricordato che “c’è un ricorso di cui stiamo aspettando l’esito”.
Il sindaco della città ha inoltre detto di “essere generalmente contrario alla proteste in piazza, perché manifestazioni del genere, che considero come extrema ratio, significano la sconfitta della politica, considerato che s’interrompe la filiera tra i diversi livelli istituzionali”.
Ha chiamato a raccolta le energie della città e la città l’ha seguito. Le polemiche politiche che hanno caratterizzato la vigilia sono rimaste fuori dalla porta. Per quelle c’è sempre tempo, ma da Acri parte un messaggio all’indirizzo della cittadella regionale.
Quale effetto sortirà in concreto è difficile dire, ma i prossimi giorni si incaricheranno di fare chiarezza in tal senso.