Tentativo disperato di Viteritti di nascondere un fallimento
Il consigliere comunale Natale Viteritti, cacciato a malo modo dalla giunta dopo appena un anno dalla sua nomina di assessore, è convinto che gli attuali consiglieri di opposizione siano senza schiena e senza dignità, al pari dei due consiglieri che, eletti nelle fila delle minoranze, hanno inteso tradire, per sedersi comodi, il loro mandato elettorale fino a diventare i più accaniti sostenitori di quell’amministrazione che fino a qualche mese fa avevano avversato in maniera feroce e virulenta.
Un tentativo disperato, quello del Viteritti, che mette a nudo le difficoltà che la sua maggioranza sta attraversando e certifica, ove ve ne fosse di bisogno, il totale fallimento, su tutti i fronti, dell’amministrazione a guida Capalbo.
Invece di elemosinare il sostegno da parte di quei consiglieri di opposizione che stanno portando avanti il loro mandato con dignità e determinazione e che non saranno mai complici del degrado cui è ormai ridotta la città di Acri, farebbe bene, il consigliere di “Acri Democratica”, a preoccuparsi della incompatibilità tra il suo ruolo di consigliere comunale e quello di candidato ammesso all’orale nella procedura di selezione per la costituzione di una long list di esperti per il conferimento di incarichi professionali esterni all’amministrazione di cui egli ne è espressione quale consigliere-capogruppo di maggioranza.
Un consiglio mi sento di darlo all’ex assessore cacciato dalla giunta che si preoccupa delle “cose fatte’ e delle” opere lasciate ai posteri” dai suoi avversari politici: invece di perdere tempo ad informarsi se la sua partecipazione alla long list sia o meno compatibile con la carica di consigliere comunale, vada a verificare ciò che il sottoscritto ha fatto per Acri quando era consigliere regionale. Scoprirà così chi ha fatto finanziare, con i fondi della Legge 24, il rifacimento di Piazza San Domenico; chi ha fatto istituire il collegamento diretto con l’Unical; chi ha fatto finanziare, con 500mila euro del bilancio regionale, il museo di Sant’Angelo; chi ha fatto finanziare, con un contributo di 180mila euro, i lavori della Basilica di Sant’Angelo; chi ha fatto finanziare, con un contributo di 200mila euro, i lavori che hanno riguardato la chiesa di San Nicola al Casalicchio; chi ha fatto finanziare, con oltre 20milioni di euro di fondi europei, il primo lotto funzionale della nuova S.S. 660; chi ha fatto finanziare, con oltre 30milioni di euro di fondi europei, il primo lotto funzionale della Sibari-Sila.
Non aspetti, il consigliere Viteritti, di superare, lui e i collaboratori del suo studio professionale, la prova orale della selezione per la “long list” per dimettersi da consigliere. Lo faccia subito, perché questo impone la regola dell’etica e dell’opportunità politica.
Maurizio Feraudo, consigliere comunale di Acri