Vendola ad Acri
In una campagna elettorale che cambia i suoi connotati, con i comizi che sono ormai preistorici e gli apericena à la carte praticamente tutte le sere, qualche sussulto di emozioni arriva con i leaders nazionali.
Sabato sera è stata la volta di Nichi Vendola, presidente della Regione Puglia e leader nazionale di Sinistra, Ecologia e Libertà.
E giunto ad Acri, nella sala Giovan Battista Falcone del Palazzo Sanseverino-Falcone, per sostenere la candidatura, nella lista che fa capo a Gianni Speranza, di Alberto Vuono.
Per loccasione era accompagnato dai vertici regionale e provinciale del partito, rappresentati da Mario Melfi e Giulia Clausi.
Sono stati questi ultimi ad aprire la manifestazione, dopo lintroduzione della giornalista Rosanna Caravetta.
Visibilmente emozionato Alberto Vuono, che ha una lunga esperienza da consigliere comunale, ma che per la prima volta si candida alle Regionali.
Vendola in circa quaranta minuti ha scaldato i cuori di chi si dice di sinistra, sebbene il termine si presti a molteplici significati. Cerano non solo i militanti di Sel, ma anche quanti hanno deciso, non si sa bene perché, di aderire al Pd, magari credendoci assai poco e non ritenendolo di sinistra.
Il leader nazionale di Sel ha strappato applausi a scena aperta quando, dopo aver demolito lesperienza Scopelliti, ha ricordato che il ponte sullo Stretto non serviva a unire due coste, bensì due cosche.
Vendola ha posto con forza la questione morale, perché cè, anche se qualcuno vuole farci credere il contrario. Il leader di Sel non fa sconti a Oliverio che vincerà, ma questa non è una certezza di cambiamento, é solo una promessa.
Inoltre, non possiamo permettere la pagliuzza nei nostri occhi. Quindi lincitamento allimpegno di chi preferisce stare ai margini, perché non basta avere le mani pulite se le si tiene in tasca.
Vendola ha diffusamente parlato della sue esperienza di governatore della Puglia, sciorinando dati e confrontandoli con la realtà calabrese, rimasta negli ultimi anni ferma al palo per colpa di un esecutivo incapace di dare risposte alle domande della gente.
La sala era gremita, ma non cera il pienone delle grandi occasioni, segno che le iniziative politiche, per quanto animate da figure che, al di là della collocazione politica, suscitano una certa curiosità, registrano una preoccupante stanchezza nei cittadini elettori.
Piero Cirino
Da Il Quotidiano del Sud del 10-11-2014.